What you waiting for?
Posted on 08. Dec, 2010 by Andrea Cinquina in E.U., Italy
È incredibile come tutto quello che non è successo a livello di trattative negli ultimi dodici mesi stia accadendo in questi ultimi due giorni.
In questa seconda settimana di negoziati, infatti, sta succedendo di tutto.
Ieri pomeriggio il Ministro degli Esteri cinese Huang Huikang aveva catturato l’attenzione di tutti rilasciando una dichiarazione sulla possibilità della Cina di assicurare riduzioni alla curva delle proprie emissioni legalmente vincolanti; dichiarazioni che oggi sono state prontamente corrette, precisando come queste riduzioni debbano essere volontarie e nazionali e non parte di un trattato internazionale, inoltre ponendo l’accento su come potranno avvenire solo sotto determinate condizioni.
Ma quando la Cina parla non lo fa mai a caso, quindi sicuramente hanno voluto lanciare un segnale, hanno voluto far capire chiaramente che sono pronti a tendere la loro mano affinchè ci siano progressi sostanziali qui a Cancun.
La Cina con gli altri paesi del BASIC, ovvero Brasile, Sud Africa e India, ha fatto sapere come non ci sarà alcun tipo di accordo se non si avanzerà su tre punti essenziali: l’istituzione di un fondo climatico per aiutare i paesi in via di sviluppo maggiormente colpiti dai cambiamenti climatici, un’assicurazione sull’adozione di un secondo periodo di impegni del protocollo di Kyoto e il trasferimento tecnologico per aiutare i paesi in via di sviluppo a ridurre le loro emissioni.
D’altra parte il Giappone in modo ufficiale (mentre la Russia e il Canada in modo ufficioso) aveva dichiarato che non ci sarà alcun tipo di impegno da parte loro sul prolungamento degli impegni sul protocollo, dato che i paesi maggiormente responsabili delle emissioni a livello mondiale non sono considerati nell’accordo attuale. In seguito però il governo nipponico non aveva chiuso completamente le porte ad un possibile nuovo accordo – probabilmente a causa delle forti pressioni internazionali alle quali il proprio paese era stato esposto proprio a causa delle dichiarazioni della settimana scorsa.
Altri paesi come il Venezuela, l’Ecuador e la Bolivia hanno invece annunciato come un periodo di impegni successivo al protocollo di Kyoto sia fondamentale e che se questo non avverrà non ci sarà nessun altro tipo di accordo.
Gli Stati Uniti sembrano invece più aperti ad intraprendere azioni se la Cina e l’India lo faranno. A questo proposito, la questione della trasparenza che aveva bloccato i negoziati l’anno scorso a Copenhagen vedendo Cina e USA come protagonisti assoluti dell’attrito, sembra essere avviata verso una conclusione positiva. La Cina, infatti, si è dimostrata più volenterosa nell’assicurare la trasparenza e nell’impegnarsi per la verifica delle riduzioni, riducendo così le distanze con gli americani.
A questo proposito la proposta del Ministro Indiano Ramesh di creare in sistema di consultazione e analisi internazionale (ICA) ha trovato molti paesi d’accordo.
L’Unione Europea invece continua a dire che si dichiara disponibile ad un secondo periodo di accordo riguardo il protocollo, però tra le condizioni c’è che tutte le maggiori economie in un modo o nell’altro ne debbano prendano parte.
Connie Hedergaard (che comunque rimane sempre la mia preferita in assoluto), Commissario Europeo per l’azione sui cambiamenti climatici, ha sottolineato come l’accordo di Copenhagen rappresenta solamente il 60% di quanto sia necessario fare per combattere i cambiamenti climatici. Inoltre ha commentato il documento negoziale attuale defindendolo come un documento ancora troppo lungo, complesso, pieno di “buchi”da colmare. Quindi il lavoro da fare in questi ultimi tre giorni abbonda. E la voglia? Che cosa state aspettando?
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Andrea Arzaba
Negotiator Tracker - Andrea Cinquina
Andrea Cinquina è un ragazzo italiano di trenta anni, nato e cresciuto a Pescara, in Abruzzo. Laureato in Economia Ambientale presso l'Universitá di Pescara, ha frequentato un master internazionale di due anni in Svezia sugli studi ambientali e le scienze sostenibili. continua a leggere »
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