Tutto come prima? But will things change?
Posted on 04. Nov, 2009 by Andrea Cinquina in Italy
aspettando che il Kp ricominci
Come annunciato nella parte finale del mio ultimo post, finalmente ieri alle 6:30 sono iniziati nuovamente i negoziati dell’Ad hoc Working Group sul Protocollo di Kyoto (AWG-KP).
Durante la plenaria nessun paese dell’Annex 1 ha effettuato dichiarazioni; solo i paesi in via di sviluppo infatti hanno espresso ufficialmente le loro considerazioni su quanto accaduto. La maggior parte di loro ringraziava il Presidente dell’AWG-KP per il grande lavoro effettuato per ricucire lo strappo avvenuto nelle ventiquattro ore precedenti.
Sentendo le dichiarazioni dei paesi che prendevano la parola emergeva il fatto che la mossa di bloccare i negoziati da parte dei paesi africani sia stata principalmente un modo per mostrare la loro frustrazione, per rendere chiaro che loro non voglio essere messi da parte durante queste negoziazioni e vogliono essere ascoltati.
Questo modo di mostrare i loro sentimenti poi può essere condiviso o meno dalle altre parti (paesi) per la modalità in cui è avvenuto; si può discutere sul fatto che così facendo si è perso un giorno di negoziazioni, ma quanti in realtà ne sono stati perduti in precedenza nelle diverse riunioni?
Quante volte i diversi paesi semplicemente leggevano le loro dichiarazioni, sempre uguali, senza alcun minimo progresso sui numeri? Personalmente ho visto molte giornate del genere tra Bonn e Bangkok, e quindi forse quanto fatto ieri dall’Africa qui a Barcellona potrebbe servire come monito per il futuro di queste negoziazioni.
Ora sappiamo che se non ci saranno progressi i paesi africani sono di nuovo pronti a fare sentire la loro voce, magari abbandonando ancora il tavolo delle trattative; anche se poi in una situazione del genere tutti perderebbero e nessuno vincerebbe!
E pensare che c’era chi diceva che Barcellona sarebbe stata una settimana noiosa dove non sarebbe successo nulla!
Tornando alla giornata dei tracker, questa mattina alcuni di noi sono stati intervistati dalla Climate Change Tv, una televisione online con sede a Londra. Io, Phil (Australia), Ole (Germania), Adam (Canada), Anna (Regno Unito) e Florent (Francia) abbiamo rilasciato alcune dichiarazioni riguardanti i nostri punti di vista sui nostri rispettivi paesi. È stato divertente.. specialmente quando Florent è spuntato fuori dal nulla aggiungendosi all’intervista o quando Anna ha avuto qualche problemino nel ricordare i nomi e i paesi.. presto avrete il filmato!
Inoltre c’è una novità.. questa mattina durante la riunione dei tracker ho sentito due persone (non della delegazione) parlare tra loro in italiano. Abituato male dalle precedenti riunioni non credevo inizialmente alle mie orecchie, ma dopo averli seguiti per qualche metro ho capito che erano davvero italiani! Mi sono presentato e presto li rincontrerò, verosimilmente domani, e vi farò sapere quale è il loro ruolo qui a Copenhagen.
Oggi pomeriggio i trackers incontreranno Yvo de Boer, il Segretario Esecutivo dell’UNFCCC. Ha accettato di incontrarci di nuovo dopo Bangkok e questa volta sarà davvero qualcosa da non perdere. Domani avrete tutti i dettagli.
Per il momento da una caldissima Barcellona è tutto. A presto
Andrea, sempre e ancora grazie per ciò che ci racconti, per le emozioni e la serenità con cui il tuo occhio guarda questo durissimo scontro di civiltà e concetti. Qualcosa che tutti ci riguarda in modo profondo. Ti voglio dire che seguo tutto, che cerco di diffondere le problematiche da te testimoniate più possibile nella mia cerchia di conoscenze, credo sia necessario assolutamente diffondere e risvgliare consapevolezza.
Gli africani hanno ragione a sentirsi frustrati, ma nel futuro essi saranno grandi creatori di benessere e giustizia pe rla loro terra. E’ difficile così giovane come sei essere così paziente e concentrato come dimostri di essere. Io ti ammiro e ti ringrazio. L’Italia non è fatta soltanto di indifferenti e corrotti. No.
Serenella
Grazie Serenella, tento sempre di fare del mio meglio anche se per noi tracker è spesso frustrante e faticoso, soprattutto considerando che noi qui siamo (tra i pochi)volontari indipendenti. Amo quello che faccio ma quello che personalmente mi dà la forza di resistere e non lasciarmi andare in alcune occasioni sono i commenti come i tuoi.
grazie ancora!
Andrea