Perdendo le parole.. Losing my words
Posted on 17. Dec, 2009 by Andrea Cinquina in E.U., Italy
post scritto ieri.
La confusione si sta impadronendo della conferenza, così come la delusione, l’abbattimento, il dispiacere stanno prendendo pian piano il sopravvento su di noi e tutti quelli che come noi hanno davvero a cuore quello di cui stiamo parlando: la sopravvivenza di popoli.
Ieri vi avevo detto di come le riunioni per chiudere i testi dell’LCA e del KP (vedere legenda sotto) da consegnare ai capi di stato venissero continuamente posticipate.
Il KP, che avrebbe dovuto iniziare alle 4 di pomeriggio, e l’LCA che avrebbe dovuto iniziare alle 7 di pomeriggio sono iniziati a mezzanotte e finiti rispettivamente all’una e alle cinque del mattino.
Il risultato sono due testi prodotti che a quanto pare non accontentano nessuno.
Oltre a tutto questo ci si mette anche l’UNFCCC che questa mattina ha bloccato l’entrata di alcune ONG che anche se avevano il pass secondario destinato ai 7000 fortunati di oggi, sono dovute rimanere fuori.
Poi i negoziati: nel Bella Center regna un clima surreale.
Durante la plenaria del COP prende subito la parola il Brasile che annuncia come il capo della propria delegazione sia rimasto fuori dal centro conferenze, e di come loro si sentano poco rappresentati.
Il Brasile, insieme a molti altri paesi come il blocco del G77, sottolinea come non sia possibile che il testo negoziale non sia ancora pronto, e come molte parti dei due testi redatti ieri in realtà non rispecchino le volontà di molti paesi.
In effetti il segretariato dell’UNFCCC sembrerebbe stia facendo di tutto per perdere credibilità, come confermato dal problema degli accrediti e della regolazione dell’entrata alla conferenza, o la mancanza di traduttori durante la plenaria del CMP (conferenza delle parti membri del protocollo di Kyoto).
Plenaria che tra l’altro avrebbe dovuto iniziare alle 13 e ancora non inizia (vi scrivo alle 18:30).
Nel frattempo Connie Hedegaard (come ogni volta ripeto, la mia preferita), la Presidente del COP ha rassegnato le proprie dimissioni ed il suo posto sarà preso dal primo ministro danese Rasmussen. Il motivo ufficiale è che, dato che presto arriveranno 110 capi di stato, è più appropriato lasciare tutto in mano del primo ministro, ma i rumors qui dicono ben altro invece. Connie sarebbe stata rimpiazzata o per via delle sue idee troppo “radicali” – in realtà chiedeva continuamente di lavorare per avere un accordo equo e ambizioso – o per il fatto che pare non abbia apprezzato la pochezza del testo danese trapelato la scorsa settimana.
Nel frattempo tutte le persone che sono rimaste fuori seppure erano accreditate per questa conferenza dimostravano la loro contrarietà alla mancanza di trasparenza di queste processo, venendo anche caricate dalla polizia.
Nulla lascia presagire qualcosa di buono.
A questo punto se bisogna scegliere si deve scegliere di continuare a trattare, anche se posticipare ancora potrebbe risultare in un suicidio, oppure accettare un accordo che quasi sicuramente sarà di greenwashing, ovvero un accordo che sembrerebbe buono, ma che in realtà non lo è.
Intanto uno studio rivela che i cambiamenti climatici ora stanno costando all’Italia l’1,6% del suo prodotto interno lordo. E questa percentuale è destinata a salire di anno in anno.
Ma mi raccomando, non fatelo sapere in giro..
KP – ulteriori impegni sul protocollo di Kyoto
LCA – azione di cooperazione per il lungo periodo
The Adopter - Andrea Cinquina
Andrea Cinquina è un ragazzo italiano di trenta anni, nato e cresciuto a Pescara, in Abruzzo. Laureato in Economia Ambientale presso l'Universitá di Pescara, ha frequentato un master internazionale di due anni in Svezia sugli studi ambientali e le scienze sostenibili. continua a leggere »
The Adopted - Meet Mara Angeloni
Andrea ha adottato la delegazione italiana, guidata da Mara Angeloni, capo negoziatore presso l'Unione Europea e le Nazioni Unite e responsabile dell'unitá clima presso la direzione per la Ricerca Ambientale e lo Sviluppo.